
In merito all’utilizzo di farmaci, solo una parte della medicina reputa utile somministrarne, soprattutto per periodi troppo prolungati; in ogni caso, spetterà allo specialista tenere conto di tutte le condizioni del caso concreto e, solitamente, saranno privilegiati gli altri tipi di terapia. Gli antidepressivi, in particolare i c.d. SSRI (inibitori selettivi del ricaptazione della serotonina) sono i farmaci che, comunque, vengono maggiormente impiegati per la cura della bulimia. L’uso di siffatte specialità sortisce spesso effetti positivi, sia per l’azione a livello psicologico che per la tendenziale riduzione della frequenza di abbuffate e condotte compensatorie. Quanto alla prognosi, molto dipende dalle cause che l’hanno scatenata, dalla tempestività con cui la patologia è stata diagnosticata e, soprattutto, dalla reale volontà di guarire. La bulimia, comunque, può essere sconfitta, anche in maniera del tutto definitiva. Così come abbiamo visto per l’anoressia, infatti, specie se la malattia inizia a essere curata precocemente e la paziente collabora con coraggio e stimoli (sia da parte di chi le sta vicino, che, soprattutto, dal proprio interno, magari anche grazie al sostegno dei cari), si può completamente uscire dal tunnel, senza riammalarsi mai più. In altri casi, invece, a fasi di miglioramento, si susseguono fasi di riacutizzarsi del disturbo, mentre, nelle situazioni più gravi, in cui la paziente rifiuta di reagire, il decorso è inesorabile e il peggioramento ha un andamento continuo, in alcuni casi fino alla morte per denutrizione o per suicidio.
FONTE
www.lasaluteinpillole.it
L'anoressica è come un gattino inseguito da un cane, che per salvarsi salta su un'albero.
RispondiEliminaScampa il pericolo, vede tutto dall'alto, ha l'ILLUSIONE di tenere il mondo sotto controllo mentre gli altri lo guardano.
Ma attenzione a NON RACCOGLIERE la sfida del gattino.
Se resta sull'albero MUORE.
Fabiola De Clercq
Ciò non può avvenire con la sola parola, pur importante; Ci vuole una giusta, nonché corretta, dose di farmaco.